Tazze in terracotta e Planter’s Punch

Hawaiki’s Own Planter’s

tazze in terracotta

Le tazze in terracotta sono molto adatte per essere utilizzate nelle ricette di Planter’s Punch. Il bilanciamento tropicale per eccellenza, il primo ad essere scritto e testimoniato come vera e propria ricetta.
Le tazze in terracotta alte da 0.35 sono molto adatte anche per la sua preparazione primaria che come tutti drink tropicali prevede solo 3 ingredient.
Rum, in questocaso Jamaicano, lime e zucchero. Essendo un drink lungo a differenza di un daiquiri o di una canchanchara possiamo diluirlo semplicemente con lo stir del ghiaccio nellle tazze in terracotta oppure con dell’acqua ghiacciata.


Una semplicissima ricetta del Planter’s Punch
 l’ho creata per dare un tocco in più ad una miscelazione basica, cercando di ampliare la paletta aromatica del cocktail esaltando le migliori qualità del rum.
Proprio per questo il mio cocktail è preparato con un rum certamente non dei più utilizzati in degustazione, ma a mio parere decisamente adatto ad essere miscelato, il Jamaicano Myers’s.
Questo rum, non propriamente di finitura eccellente, ha un costo relativamente basso e in lavorazione nel drink ci permette di esaltarne invece gli aspetti invece più particolari.
Questo non significa che il rum non possa essere sostituito con un Jamaicano diverso, anche aumentando la qualità in relazione al prezzo del drink.

Hawaiki’s Own Planter’s

3/4 oz cordiale al lime e limone
2 oz rum Myers’s
1/4 oz di granatina con un buon grado di acidità

da provare anche sostituendo la granatina con 2 barspoon di liquido di governo delle amarene sciroppate

Tecnica:
Build con ghiaccio intero.

Preparare l’Hawaiki’s Own Planter’s è del tutto semplice.
Una minima organizzazione bisogna averla nella preparazione del cordiale al lime e limone.
Per avere un cordiale sempre fresco utilizzo numerosi sacchetti sottovuoto contenenti la mia ricetta di oleo saccharum di lime e limoni.
Avendo l’oleo saccharum una buona capacità di conservazione, possiamo giornalmente addizionare i succhi rigorosamente freschi di lime e limone al nostro preparato base.
Pochi minuti per sciogliere lo zucchero saturo di oli essenziali con i succhi e il nostro cordiale è pronto e fresco ogni giorno.

Il drink ha un costo molto basso:
sfruttiamo a pieno tutte le potenzialità degli agrumi, dalla buccia al succo.
utilizziamo un rum a basso costo ma con buona capacità aromatica adatto alla miscelazione
il drink si prepara alla velocità di un gin tonic, ma sopratutto è buono!

Potete bere l’Hawaiki’s Own Planter’s al bar Hawaiki a Bellaria RN di Samantha Migani. 

 

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Altre ricette con le tazze in terracotta

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Bicchiere in Terracotta

Il Bicchiere in terracotta della canchanchara è la realizzazione di un’idea avuta anni fa. Negli ultimi dopo tentativi e prototipo ho creato vari modelli di tazze in terracotta prendendo ispirazione dalle tazze della canchanchara cubana. Con vari modelli e misure il bicchiere in terracotta può essere adoperato per realizzare molti drink in particolare tropicali.
Eviterei di utilizzare queste tazze in terracotta per riprodurre cocktail Tiki.
In questo blog potete trovare vari suggerimenti per molti cocktail tra cui la canchanchara. Nella sezione dedicata inserirò periodicamente vari cocktail inediti o twist sul famoso drink cubano. In particolare alcune ricette di Planter’s Punch.

I Bicchieri in terracotta

tazze in terracotta

Altri modi di interpretare la ricetta della Canchanchara

segui gli articoli sul mio blog www.giannizottola.com

Ricetta della Canchanchara

canchanchara

La ricetta della Canchanchara è molto semplice. Un antico drink cubano, molto importante per una valenza culturale e storica
Simbolo dell’orgoglio cubano è uno dei tanti drink tropicali composti da una parte dolce, una acida e del rum.
Si narra che i guerrieri cubani si nascondessero nelle campagne dove erano soliti bere il rum addizionato a “aguamiel” e lime. Un drink quindi contadino e originariamente senza ghiaccio che oggi è servito a cuba nelle tazze di terracotta.
Oggi per convenzione si utilizza il miele ma è bene ricordare che nonostante il miele è il più antico dolcificante conosciuto dall’uomo, con il termine aguamiel si intende spesso uno sciroppo di canna da zucchero. Appunto dallo stesso colore del miele.

La ricetta della Canchanchara

3/4 oz lime
3/4 oz miele
1 1/2 oz di rum rigorosamente cubano

I tradizionalisti eseguono la ricetta della canchanchata stir con uno due cubetti di ghiaccio. Non nascondo che a me piace anche Shake and Pour nella più grande

Altri modi di interpretare la ricetta della Canchanchara

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Canchanchara – Beelove

Una semplice rivisitazione della Canchanchara che abbiamo chiamato BeeLove.

Un antico drink cubano, dei contadini, dei guerrieri e del popolo.
Probabilmente nelle antiche preparazioni il miele è da considerare non tanto come il nettare delle api ma una grezza lavorazione della canna da zucchero che, proprio per le sue dolci caratteristiche, era assimilata alla funzione dolcificante del miele, ma che mantiene i sentori aromatici della melassa della canna.
Anche se le successive e più evolute tecniche di lavorazione della canna da zucchero portarono a sciroppi più elaborati questi prodotti erano ancora associati al miele.

Non è escluso però che si usasse anche il miele in quanto Cuba, come territorio prettamente agricolo, aveva delle buone riserve di miele anche per l’esportazione.
Le api dunque erano molto presenti e utilizzate, prima della produzione del miele, per impollinare i fiori delle piantagioni, quindi come era d’uso comune ricavare uno sciroppo dolce dalla canna è plausibile anche l’utilizzo del miele come dolcificante alimentare.


Essendo una preparazione rurale che poi è diventata tradizione e simbolo di orgoglio cubano,  è molto difficile tracciare una ricetta con precisione, anche perchè non si ha nemmeno la certezza che esista un solo esclusivo modo di preparazione. 


Il drink che abbiamo modificato con Giovanni Ceccarelli è in realtà originariamente composto semplicemente da aguardiente, lime e “miele”.
Viene servito in una tazza di terracotta perchè può ricordare un contenitore grezzo e volendo contadino.

La parte dolce del nostro drink invece è data proprio dal miele e preferiamo servirlo con ghiaccio in una tazza più grande di quelle comunemente viste per questo drink.

In questo modo, con il ghiaccio, può mantenere più a lungo la sua freschezza tropicale, insita nel drink, anche in un clima caldo come può essere d’estate.

Ricetta:

3/4 oz honey mix aromatizzato al polline
3/4 oz succo fresco di lime
1 1/2 oz di rum cubano ambrato
1 zest di lime
affumicatura leggera con fiori di camomilla

Tecnica: Shake and Pour
Decorazione: lime essiccato e fiori di camomilla

Il risultato è una Canchanchara fresca, aromatica che non va a stravolgere la tradizione, ma che secondo noi può essere una valida variante di un drink semplicissimo ed eccezionale adatto in ogni tempo. BeeLove